IL DOPPIO SCHIAFFO DELLE AGENZIE DI RATING

[Pubblicato il 3 Ottobre 2013 su Academia.eu]

Le agenzie di rating “tradizionali”, in primisStandard&Poor’s, Moody’s e Fitchhanno raramente operato inmaniera obiettiva e i due grandi errori commessi negli ultimi dieci anni sono stati due schiaffi ai debiti sovrani e due grandi favori usati nei confronti delle banche d’affari. Esaminiamo brevemente le evidenze empiriche. 
Fino al credit crunch del 2008 il mercato obbligazionario è stato caratterizzato soprattutto da emissioni corporate”, di estrazione bancaria, legate in gran parte al settore immobiliare. I cosiddetti MBS (Mortgage Backed Securitiesovvero obbligazioni supportate da mutui ipotecari) hanno dominato la scena dei mercati obbligazionari nella primaparte degli anni 2000. JP Morgan, Merryl Linch, Lehman Brothers, Bear Stearns, Goldman Sachs, Morgan Stanley, sono tutti nomi tristemente legati all’emissione di diversi trilioni di dollari di valore nominale di MBS tra il2001 ed il 2007.
Di cosa sono state successivamente indagate queste agenzie da parte di varie giurisdizioni internazionali inclusala Casa Bianca? Presto detto, di avere esagerato i rating attribuiti a queste emissioni, di aver chiuso un occhio (e anche l’altro) di fronte ai veri rischi legati ad emissioni obbligazionarie ingannevole. Perché ingannevoli? Perché ai più, ai non esperti, sembravano targate con i nomi di queste banche (per l’appunto Merryl Linch, Lehman Brothers etc), tant’è che il nome stesso che questi titoli acquisivano sugli schermi dei mercati telematici era del tipo “JPMorgan Commercial Mortgage Trust 2001-C1”, apparendo almeno a prima vista come debiti emessi, quindi
riconosciuti, dalla banca d’affari.
In realtà, leggendo con attenzione i prospetti informativi, si scopriva sempre esistematicamente che la banca d’affari aveva creato un veicolo speciale, detto special purpose vehiclecioè una società posseduta dalla banca d’affari che veniva utilizzata per emettere tali obbligazioni. In questo modo, incaso di mancato rimborso del debito, la banca d’affari restava immune da conseguenze giuridiche ed economiche.
Bene, tornando ai giudizi esagerati, le agenzie di rating erano solite attribuire sistematicamente rating di AA o AAA a queste emissioni, il che consentiva alle banche d’affari di collocare queste emissioni obbligazionarie a prezzialti (cioè a rendimenti bassi) e al tempo stesso di non prendere alcun rischio diretto sul proprio bilancioPer questo sono oggetto di indagine anche negli USA su ricorso, tra gli altri, della Casa Bianca.
Poi c’è stata la crisi finanziaria del 2008 e le banche d’affari sono fallite. Allora sono arrivati i Governi, che hanno iniziato ad indebitarsi in maniera massiccia per portare soccorso aibanchieri bancarottieri. Sappiamo, ad esempio, che il rapporto Debito pubblico / PIL americano è cresciuto dal70% al 100% in soli 3-4 anni proprio per racimolare finanza da gettare nei buchi neri dei salvataggi o delle “nazionalizzazioni” che hanno riguardato l’agenzia di riassicurazione AIG, le banche d’affari come Goldman Sachs e Morgan Stanely, e larga parte del restante settore bancario ed assicurativo, tecnicamente morto e sepolto nel 2008 ma resuscitato grazie all’azione combinata della FED, del Tesoro americano e della JP Morgan, e ovviamente delle tasche degli inconsapevoli cittadini di mezzo mondo.
Ecco allora che il focus delle agenzie di rating si è spostato dai giudizi solicited”, cioè richiesti specificamentedalle banche d’affari che si rendevano promotrici dei veicoli speciali costruiti per l’emissione dei MBS, a giudizi unsolicited”, ovvero non richiesti da nessuno, ma offerti “spontaneamente” dalla agenzie di rating. Difatti, lastragrande maggioranza dei rating attribuiti alle obbligazioni governative dal 2008 in avanti non sono statirichiesti da nessuno!
 
E questo, per i non esperti, è un fatto nuovo nella storia dei mercati finanziari e dell’operato delle agenzie di rating.Ora, seguendo il ragionamento di apertura, ci si potrebbe domandare che tipo di errore potevano commettere leagenzie di rating nel valutare le emissioni obbligazionarie dei governi se volevano per la seconda volta agevolare le banche d’affari e schiaffeggiare i Governi sovrani? Anche qui è presto detto, bastava applicare un eccesso dizelo, una estrema prudenza nel rilascio dei giudizi proprio alla luce degli errori del passato.
Ebbene, dal 2011 è iniziata una fase di “aggiustamento” del rating di alcuni Paesi che ha portato ad una situazione odierna in cui l’Italia e la Spagna, tanto per citare due esempi di Paesi che insieme fanno quasi il 30% del PIL dell’area Euro,vengono paragonate all’Islanda, che ha rinnegato il debito due anni fa, al Kazakistan, le cui tre principali banchefallirono nel 2009, alle Filippine, dove il potere politico si esercita per mezzo di colpi di Stato, al Guatemala e viadiscorrendo.
E non è finita qui, perché il BTP scenderà in area “spazzatura” entro breve, è scritto da tempo tra le righe deireport pubblicati dalle agenzie di rating negli ultimi due anni, e non c’entra nulla la crisi di Governo…
Un eccesso di zelo, qualche ingenuo dirà, che però sta costando al nostro Paese qualche decina di miliardi di eurodi incremento di interessi passivi sul debito pubblico, oltre ad una somma altrettanto ingente di costo della raccoltabancaria, di costo del debito per le imprese ed in ultima battuta per le famiglie. Un grande falò dove ogni giorno vengono bruciati i sacrifici di decine di milioni di lavoratori e imprenditori. Un totale che l’anno scorso la Corte dei Conti ha stimato sommariamente in oltre 100 miliardi di euro, sulla cui stima c’è però da scommettere solo al rialzo, purtroppo.
Ma le agenzie di rating sono state capaci di fare di più. Non solo esagerando nella “prudenza” hanno colpito per laseconda volta i Governi e le popolazioni a tutto vantaggio delle banche d’affari, ma nell’impiego della “prudenza” c’è stata una decisa selettività, si direbbe un approccio “chirurgico”.
Ad esempio, gli USA hanno un debito pubblico fuori controllo cresciuto drammaticamente negli ultimi 3-4 anni, un settore bancario inpiedi grazie alle iniezioni di liquidità della FED, un comparto familiare che ha visto pressoché raddoppiare ilrapporto debito/salario disponibile negli ultimi 5 anni ed una sanità a pezzi (per un totale, per gli amanti dellanumerologia, di circa 60 mila miliardi di dollari di debito complessivo, pari a quasi una volta l’importo del PIL mondiale!) eppure secondo le agenzie di rating meritano la tripla A!
E così tra errori per eccesso ed errori per difetto gli schiaffi vanno sempre da una parte, e le cortesie sempre dalla parte opposta.

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